Topi in casa: tutti i dettagli sul ratto norvegese

La presenza dei topi in casa è un problema, questo è sicuro. La questione è più complessa e preoccupante di quanto sembra. In primis, perché i danni che i topi possono generare sono numerosi, in secondo luogo perché le città sono infestate da varie specie di roditori, e alcune di queste richiedono una strategia specifica. Insomma, l’improvvisazione è controproducente, e può portare a conseguenze gravi.

Tra l’alto, vi è una specie praticamente sconosciuta, per via delle sue abitudini “riservate”, ma che in silenzio opera all’interno di molte abitazioni, spesso indisturbata: il ratto norvegese. Di “topi in casa”, e in particolare del ratto norvegese, parliamo in questo articolo.

Disinfestazione topi in casa: un atto necessario

La presenza dei topi in casa, come già anticipato, porta a conseguenze gravi. Queste possono essere riassunte in due categorie: conseguenze sanitarie e conseguenze in termini di decoro.

Per quanto concerne la prima categoria, va evidenziato come i topi siano spesso e volentieri portatori di agenti patogeni. Tale aspetto viene di norma trascurato o almeno sottovalutato, anche perché non immediatamente visibile all’occhio umano. Il pericolo che i topi contaminino il cibo e gli spazi (soprattutto attraverso gli escrementi) è tutt’altro che teorico.

Per quanto concerne la seconda categoria, c’è poco da dire. Il motivo principale per cui la presenza dei topi dà fastidio, e viene riconosciuta come un problema serio da chi risiede in un’abitazione, ha a che vedere proprio con il decoro. La vista dei topi disgusta, e lo fa in modo quasi atavico. Ne consegue che una casa infestata di topi – nella migliore delle ipotesi – compromette l’esperienza abitativa.

(Continua dopo la foto)

Ratto Norvegese - Derattizzazione EdiliziAcrobatica Multiservizi

Le peculiarità del ratto norvegese

I topi vengono percepiti come una specie unica. A livello teorico, certo, è presente la consapevolezza sull’esistenza di varie specie, ma questa è sottovalutata. In realtà, la differenza tra una specie e l’altra impone un ragionamento particolare circa le contromisure da prendere. Ciò che vale per una specie potrebbe non vale per un’altra. Questa dinamica risulta evidente quando a infestare la casa sono topi un po’ più rari, ma la cui presenza costituisce un’eventualità tutt’altro che remota. Un esempio è dato dal ratto norvegese, che è poco suscettibile agli accorgimenti che, di norma, si adottano in caso di invasione di topi.

Il ratto norvegese, a dispetto del suo nome, non proviene dalla Scandinavia, bensì dalle steppe al confine tra Europa e Asia. Tuttavia, da almeno tre secoli è una presenza fissa nelle nostre città. Il suo nome gergale è “pantegana”. Ecco le sue caratteristiche principali.

E’ molto grande. Il primo contatto con un ratto norvegese rimane sempre impresso nella memoria. Si tratta, infatti, di un ratto enorme, che può raggiungere anche i 25 cm di lunghezza. Ha poi una corporatura imponente e un pelo ispido, tendente al marrone scuro. Le sue dimensioni si riflettono su quello delle feci, che dunque rappresentano un pericolo maggiore rispetto alle feci dei topi “standard”.

E’ attirato dalle discariche a cielo aperto. Si tratta di una cattiva notizia, vista le difficoltà nella gestione dei rifiuti che vivono alcune città italiane. Ovviamente, la presenza del ratto norvegese è attestata anche nelle città dove questo problema non esiste.

Nidifica nei piani bassi delle case. Il ratto norvegese non è un buon arrampicatore. Dunque, tende a nascondersi nei piani bassi, spesso nei piani seminterrati, nelle cantine etc. Spesso e volentieri si nasconde sotto ai pavimenti, se vi è anche un minimo collegamento con lo spazio sovrastante. Di nuovo, non si tratta di una buona notizia: in virtù di questa abitudine, la presenza del ratto norvegese passa inosservata, almeno fino a quando non inizia a causare danni, a contaminare spazi e alimenti.

E’ attirato dalla presenza degli animali domestici. La presenza di un gatto farebbe pensare a un deterrente per i topi, ma purtroppo non è questo il caso. Il cibo preferito dal ratto norvegese è infatti il mangime degli animali, da quello per gli uccelli ai croccantini. Un dettaglio non da poco, se si considera l’abbondante presenza di animali domestici nelle case degli italiani.

(Continua dopo la foto)

A chi rivolgersi

Affrontare la presenza del ratto norvegese con gli stessi accorgimenti fai da te che si adottano per scacciare o prevenire la presenza dei normali topi in casa è sostanzialmente sbagliato, vista la peculiarità delle sue abitudini. Il rischio, addirittura, è di peggiorare la situazione. Dunque, cosa fare?

L’unico modo per risolvere il problema è procedere con una disinfestazione topi in casa… Professionale. Insomma, è bene rivolgersi a dei professionisti. Essi in primo luogo elimineranno la popolazione murina, attraverso azioni in grado di farla uscire allo scoperto. In secondo luogo, si procede con una lotta biologica, tale da trasformare gli spazi in un ambiente ostile per i topi, e nello specifico al ratto norvegese. Spesso si utilizza il bromuro di metile.

Noi di EdiliziAcrobatica offriamo un servizio di derattizzazione preciso, cucito sulle caratteristiche del problema. A seguito di un sopralluogo e di un’analisi preliminare, individuiamo la specie dei topi che infestano la casa e agiamo di conseguenza. Utilizziamo tecniche efficaci e prodotti in grado di risolvere il problema e, allo stesso tempo, garantire la qualità dell’esperienza abitativa.

Se necessiti di una disinfestazione topi in casa, magari appartenenti alla specie “norvegese”, non esitare a contattarci.

Contattaci per un preventivo gratuito, i nostri tecnici saranno lieti di rispondere a tutte le tue domande.