Il bonus sanificazione è una opportunità che il legislatore concede a coloro che commissionano una sanificazione per i propri locali. Una opportunità che permette di risparmiare cifre rilevanti, attraverso il credito di imposta e la cessione del credito di imposta.
Tale agevolazione vanta alcuni elementi di complessità, i quali riguardano soprattutto le tempistiche. Infatti, è stato oggetto di una proroga, ma al contempo è stata anticipata la scadenza per la sua fruizione.
Cos’è il bonus sanificazione
Il bonus sanificazione è esattamente ciò che suggerisce il nome: un’agevolazione che può essere fruita nel caso in cui venga commissionata una sanificazione. Si tratta di una possibilità concessa per far fronte a una spesa imprevista, imposta dal legislatore stesso, e che può gravare ulteriormente sulle risorse economiche, per molti duramente intaccate da questo anno di pandemia.
Tra l’altro, il bonus copre non solo le attività di sanificazione vera e propria, ma anche l’acquisto di “DPI”, ovvero dei cosiddetti dispositivi di protezione individuale. In buona sostanza, mascherine e guanti. Di norma, una sanificazione non costa molto, e lo stesso si può dire dei dispositivi di protezione. Quando però i locali sono molto ampi, e tali attività vengono reiterate nel tempo (come suggerisce la prudenza e in alcuni casi anche la normativa) la spesa può farsi ingente.
Come quasi tutti i bonus in vigore, anche quello relativo alla sanificazione viene fruito attraverso il meccanismo del credito di imposta. Il beneficiario “sconta” la parte di spesa oggetto dell’agevolazione negli F24. Dunque, il risparmio si sostanzia attraverso uno sconto delle tasse e delle imposte.
Il credito di imposta, proprio come accade per tante altre agevolazioni (non tutte) può essere ceduto a terzi. In primis, può essere ceduto alla società di sanificazione stessa, la quale “ripaga” con uno sconto in fattura. Si tratta di una scelta particolarmente fruttuosa, in quanto rende il beneficio immediato. Il credito di imposta può essere ceduto anche ad altre entità, ovvero alle banche. Ovviamente, tali enti hanno la mera facoltà di accettare il credito di imposta, e a questo proposito non esiste alcun obbligo.
Bonus sanificazione scadenza, proroga, limiti e modalità di accesso
Il bonus sanificazione è stato al centro di una piccola querelle, alimentata da dubbi e ambiguità. Queste sono esplose proprio nel 2021, quando è stata sì stabilita una proroga anche per l’anno in corso, ma modificando in modo fluido e inizialmente poco chiaro l’aliquota. Ma facciamo un passo indietro.
Per tutto il 2020, il bonus sanificazione non ha posto in essere difficoltà di sorta. Il massimo detraibile era 60.000 euro, l’aliquota era al 60%. Dunque, si poteva godere di un risparmio (immediato o meno che fosse) fino a 40.000 euro. La comunicazione delle spese sostenute poteva avvenire entro il 7 settembre, e poteva coinvolgere spese effettuate o in programma entro il 31 dicembre. Anche il relativo F24 con detrazione annessa poteva essere elaborato entro quest’ultima data.
La proroga dell’agevolazione, contenuta nell’ultima Legge Finanziaria, cambiato un po’ le carte in tavola. In primo luogo, ha assegnato al bonus agevolazione una scadenza diversa. Secondariamente, ha assegnato un’aliquota differente e in un certo senso… Mobile.
In estrema sintesi, il bonus può essere fruito, sempre tramite F24, entro il 30 giugno 201, dunque entro metà anno e non più entro la fine. Di conseguenza, anche le comunicazioni debbano essere inoltrate prima di quella data.
Per quanto concerne l’aliquota, essa è stata condizionata ai finanziamenti predisposti dal legislatore. Per la precisione, essi ammontano a circa 603 milioni. Durante i primi mesi del anni, alcuni si sono dilettati nel calcolo dell’aliquota, prendendo in considerazione anche il numero presunto dei beneficiari. Le ipotesi più pessimistiche suggerivano un’aliquota inferiore al 20%, le più ottimistiche ne suggerivano di poco inferiore al 30. Dopo qualche attimo di incertezza, è finalmente intervenuta l’Agenzia delle Entrate, ufficializzando l’aliquota per quest’anno e superando le più rosee previsioni.
L’ente ha infatti predisposto un’aliquota del 47,1617%. Inferiore a quella dell’anno precedente, certo, ma di poco.
Rimangono inalterate tutte le altre dinamiche, compresa la cessione del credito.
Come scegliere la società di sanificazione
Alla luce delle possibilità concesse dal bonus agevolazione, occorre prestare ancora più attenzione alla scelta della società di sanificazione.
Essa deve essere in primo luogo capace, efficiente e rapida. Insomma, deve saper fare il suo lavoro. D’altronde, ne va delle garanzie di sicurezza per clienti e dipendenti, oltre che dell’immagine dei locali. Tuttavia, dovrebbe essere anche in grado, o semplicemente intenzionata ad accettare il credito di imposta. Approfittare immediatamente di uno sconto è ben diverso che attendere il pagamento delle tasse.
EdiliziAcrobatica corrisponde a questo identikit. E’ vero, siamo famosi per i nostri servizi edili, e in particolare per il lavoro su corda. Tuttavia “scendiamo a terra” volentieri e offriamo anche servizi di altro genere, come la sanificazione. La mission è sempre la stessa: rendere i locali ospitali, in grado di svolgere la propria funzione con la massima efficacia.
Utilizziamo metodologie all’avanguardia, che ci permettono di velocizzare i servizi senza che ciò comprometta minimamente il risultato finale. Utilizziamo prodotto di qualità, autorizzati dai più importanti enti di controllo. Ovviamente, accettiamo la cessione del credito.
Dunque, se stai cercando una buona società di sanificazione, e sei intenzionato a fruire al massimo del bonus agevolazione, contatta EdiliziAcrobatica.