Prezzi pulizie condominiali: come si calcolano?

Come si calcolano i prezzi delle pulizie condominiali? Come vanno ripartite le spese? Sono domande più che legittime, dal momento che la situazione è spesso poco chiara, a tal punto da giustificare l’intervento della giurisprudenza. D’altronde, proprio la questione delle spese condominiali, non ultime quelle relative alle pulizie, accende gli animi dei proprietari di casa, diventando spesso motivo di gravi liti.

In questo articolo facciamo luce sul tema delle pulizie condominiali, dando spazio sia alle questioni relative ai prezzi sia alla ripartizione.

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Una panoramica sulle pulizie condominiali

Le pulizie condominiali fanno parte delle spese “vive” di un condominio. Si tratta, infatti, di un’attività che va eseguita con una certa regolarità, a prescindere dalle abitudini dei condomini. Lo scopo è, ovviamente, garantire il necessario decoro alla struttura. Il grosso delle pulizie riguarda le scale e l’ascensore, che infatti sono gli elementi più frequentemente utilizzati.

La questione è più complessa di quanto si possa immaginare. Anche perché è connessa a due esigenze specifiche.

Comprendere quale sia il giusto prezzo per le pulizie condominiali. Pulire un condominio non è come pulire un’abitazione. Le variabili in gioco sono numerose, e riguardano la grandezza dell’edificio, le caratteristiche dell’ascensore, le dinamiche con cui viene esercitata la proprietà di un immobile etc.

Comprendere come vadano ripartite le spese. E’ una questione annosa, che riguarda la stragrande maggioranza delle spese, sia ordinarie che straordinarie. Vi è sempre qualche punto da chiarire, qualche eccezione da evocare, qualche ambiguità da sciogliere. Non è raro che a dover intervenire sia direttamente la giurisprudenza. Nel caso delle pulizie condominiali la questione è ancora più complessa in quanto stiamo parlando di una voce di spesa regolare.

Come vengono ripartite le spese per le pulizie condominiali

Il primo aspetto da trattare è quello della ripartizione delle spese. In genere, i proprietari di abitazione si dividono in due fazioni: chi crede che le spese vadano ripartite almeno in parte secondo il criterio dei millesimi; chi crede che le spese vadano ripartite secondo il principio di utilità. Nel primo caso, ciascun proprietario dovrebbe pagare in base ai millesimi (almeno in parte), in quanto scale e ascensore sono parti comuni. Nel secondo caso, la spesa dovrebbe essere maggiore per chi abita ai piani alti e minore per chi abita ai piani alti.

La questione non è semplice da dirimere anche perchè entrambe le alternative non sono prive di logica. E’ vero che le scale e gli ascensori possono essere ascritti alle parti comuni. Tuttavia, è altrettanto vero che chi abita al primo piano “consuma” le scale (o per meglio dire sporca) meno intensamente rispetto chi abita al terzo. Allo stesso modo, chi abita al primo piano non gode dei frutti della pulizia allo stesso modo di chi abita al quarto, quinto piano.

Senza addentrarci nei meandri del codice civile, possiamo affermare che questo lascia ampi spazi all’interpretazione. Dunque, è dovuta intervenire la giurisprudenza a fare luce sulla questione. A fungere da riferimento è, nella fattispecie, la sentenza della Corte di Cassazione n. 432 del 2007 che ha sancito come principio basilare quello dell’utilità. In buona sostanza, vince la seconda alternativa: più “in alto” si abita, più si paga per la pulizia delle scale e degli ascensori. Tuttavia, i regolamenti condominiali possono stabilire diversamente, a patto che siano approvato dai condomini all’unanimità.

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Come si calcolano i prezzi delle pulizie condominiali

Vi è poi il tema dei prezzi, che è altrettanto importante. Infatti, spesso i condomini sono all’oscuro delle dinamiche che riguardano la pulizia di scale e ascensori, che sono abbastanza diverse rispetto a quelle delle abitazioni singoli. Chiedersi quali debbano essere i prezzi delle pulizie condominiali è più che legittimo, dal momento che si tratta di una voce di spesa periodica e regolare, capace di incidere in maniera non trascurabile sulle spese condominiali in generale. L’idea è di individuare un vulnus, una qualche ambiguità, da segnalare eventualmente in sede di assemblea.

Ad ogni modo, quanto costano le pulizie condominiali? Ovviamente, dipende dalla grandezza del condominio. Dunque, è bene parlare innanzitutto di prezzo orario, per poi stimare il numero di ore necessario a pulire un condominio. O, per meglio dire, le parti comuni di un condominio.

Ad ogni modo, il prezzo delle pulizie condominiali varia da 100 a 150 euro all’ora. Queste cifre vengono raddoppiate se oltre alla pulizia si procede alla sanificazione.

Quante ore sono necessarie per la pulizia? Ebbene, un condominio medio, magari di cinque o sei piani fuori terra, richiede dalle due alle tre ore per la pulizia ordinaria. I condomini più grandi, che magari prevedono sette/otto piani e una trentina di unità abitativa, possono richiedere anche quattro o cinque ore. La pulizia è di solito settimanale, ma ovviamente è possibile decidere regole di ingaggio diverse.

A chi rivolgersi

Vi è poi il tema della qualità, che non è da sottovalutare. D’altronde, i prezzi non sono così bassi come potrebbero sembrare, dunque tanto vale pretendere un lavoro fatto bene. Ebbene, il consiglio è rivolgersi a un’impresa specializzata, non al singolo professionista. Le scale e agli ascensori vengono frequentati da decine di persone al giorno, sicché è necessario impiegare prodotti e tecniche specifiche, se non altro per diminuire il tempo di lavoro e di conseguenza il costo complessivo.

Noi di EdiliziAcrobatica siamo specializzati anche nelle pulizie. Certo, siamo famosi soprattutto per i lavori di ristrutturazione su corda, ma scendiamo volentieri a terra per svolgere tutt’altro genere di attività. Il nostro scopo, d’altronde, è garantire una buona esperienza abitativa. Utilizziamo prodotti all’avanguardia, certificati dagli enti competenti, mettiamo in campo tecniche efficaci e consolidate. Ci occupiamo non solo di pulizia ma anche di sanificazione, un servizio sempre più richiesto nell’ultimo periodo.

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