Guida completa alla sanificazione ascensori condominiali in caso di covid in condominio

La sanificazione degli ascensori condominiali è un’attività fondamentale nell’eventualità, nefasta ma possibile, che si verifichi un caso di covid in condominio. La situazione però è più complessa di quanto sembra, e per i costi presunti della sanificazione e per le esigenze di rispetto della privacy.

Per fortuna, è possibile individuare e mettere in atto soluzioni che coniughino sicurezza, risparmio e riservatezza.

sanificazione ascensori condominiali - foto ascensori

Caso covid in condominio: una eventualità tutt’altro che remota

Purtroppo, la possibilità che si verifichi uno o più casi di covid in condominio è tutt’altro che teorica. Sono i numeri a dirlo. In primis, perché in generale l’incidenza rimane alta in tutta Italia. Certo, la situazione sta migliorando ma sono sufficienti due calcoli per comprendere quanto grande sia ancora il pericolo.

In poco più di un anno di pandemia, quasi il 4% della popolazione italiana ha contratto il covid, dunque – al lordo dei progressi del piano vaccinale e delle speranza di effettiva radicazione della pandemia – la probabilità media per il singolo di contrarre la malattia nei prossimi dodici mesi corrisponde alla stessa percentuali.

D’altronde, le occasioni di contagio non mancano, né fuori dal condominio né all’interno dello stesso. Pensiamo solo alle assemblee condominiali, comunque necessarie. I dispositivi di protezioni sono utili, così come le norme di distanziamento sociale, ma – seppur minimo – il rischio continua a esistere. Vi è poi il pericolo di contaminazione delle parti comuni, che vengono “manipolate” giornalmente da un numero più o meno consistente di persone. Il contagio mediante superfici non è il più probabile, ma è comunque possibile.

Molti hanno vissuto l’esperienza di condividere lo spazio condominiale con malati di covid e molti lo faranno in un prossimo futuro. Verrebbe da chiedersi, dunque, quali siano i protocolli, i diritti e i doveri qualora si verificasse questa eventualità.

Ebbene, il legislatore da questo punto di vista si è scontrato con le ovvie e sacrosante esigenze di rispetto della privacy. In parole povere, ha demandato tutto al buon senso dei condomini e dell’amministratore.

Di base, egli non è vincolato a procedere con una pulizia profonda, ovvero a una sanificazione delle parti comuni. Non è nemmeno tenuto ad avvertire della presenza di un caso in condominio. In compenso, a meno di consenso del diretto interessato, è impossibilitato a comunicare l’identità del contagiato.

coronavirus sulle superfici - pulsantiera ascensore

Un focus sulla sanificazione degli ascensori condominiali

La situazione appare preoccupante soprattutto in merito a specifiche parti comuni. In alcune, il rischio contagio è più elevato che in altre. Il riferimento è agli ascensori. In primo luogo, è veramente complicato rispettare le norme di distanziamento sociale, vista la proverbiale ristrettezza dei vani. Secondariamente, i tasti e le maniglie possono essere veicolo di contagio in quanto vengono toccati da più persone ogni giorno, dunque anche dal contagiato – ovviamente prima di venire a conoscenza della sua positività, visti gli obblighi di quarantena.

Certo, il buon senso potrebbe bastare ad abbattere il rischio. Per esempio, si potrebbe evitare di prendere l’ascensore, se la propria abitazione è situata a un piano non proibitivo. Di certo, si potrebbe prenderlo uno alla volta, nonostante questo comporti perdite di tempo. Essenziale, poi, è l’igienizzazione delle mani dopo aver utilizzato l’ascensore, se possibile anche prima.

Allo stesso tempo, il buon senso non basta. Di nuovo, si tratta di abbassare il rischio, non di azzerarlo. Senza contare i casi in cui, molto banalmente, ci si dimentica di prendere le precauzioni. Capita a tutti, è nella natura umana.

Il problema non va sottovalutato. Anche perché alcuni studi hanno dimostrato la pericolosità degli ascensori. Ha fatto scalpore il caso illustrato dal Journal of Emerging Infectious Diseases, secondo cui un asintomatico positivo ha fatto partire un focolaio di 71 contagiati senza nessun contatto diretto, bensì semplicemente usando l’ascensore.

Dunque, che fare? Domanda più che legittima, vista la morbidezza della normativa.

Per fortuna, è possibile da un lato rispettare gli obblighi della privacy, dall’altro muoversi entro il proprio margine di discrezione per abbassare il più possibile il rischio contagio, se l’amministratore o chi per lui viene a sapere di un caso di covid in condominio.

L’amministratore può avvertire della presenza di un caso, e contestualmente invitare tutti a una maggiore prudenza. Soprattutto, può procedere con la sanificazione a sua discrezione.

Sanificazione delle parti comuni, certo. Soprattutto, sanificazione degli ascensori condominiali. Come abbiamo visto, sono molto pericolosi, e possono realmente contribuire alla diffusione del contagio, con tutte le conseguenze del caso.

A tal proposito, va specificato che per sanificazione non si intende una semplice pulizia profonda. Bensì, un’opera di igienizzazione che, per mezzo di dispositivi e prodotti ad hoc, permetta la distruzione degli agenti patogeni, batteri e virus, compreso quello che causa il covid. Dunque, una volta che si opta per la sanificazione, essa va necessariamente affidata a una società di sanificazione specializzata. Non è possibile, né auspicabile, procedere con il fai da te.

La situazione è però più complessa di quanto sembra. In caso di covid in condominio, una sanificazione una tantum è sostanzialmente inutile. Magari il diretto interessato, visti gli obblighi di quarantena, non utilizzerà le parti comuni. Le persone che però si occupano di lui, sì. Il buon senso suggerisce, dunque, il ricorso a un piano di sanificazione. Ciò, ovviamente, aumenta i costi.

sanificazione

Come coniugare sicurezza e risparmio

C’è un modo per coniugare sicurezza e risparmio: rivolgersi a una società di sanificazione dal buon rapporto qualità prezzo. Ovvero a una impresa specializzata nella sanificazione e, allo stesso tempo, in grado di fare dei “buoni prezzi” o di predisporre offerte ad hoc in caso di erogazione continuativa del servizio.

Quella società è EdiliziAcrobatica Multiservizi.

Esatto, eroghiamo anche un servizio di sanificazione. Abbiamo sviluppato questo servizio proprio in occasione della pandemia, dunque i nostri interventi sono assolutamente mirati all’obiettivo.

Certo, siamo famosi per i lavori edili in sospensione, ma scendiamo volentieri “a terra” per garantire, in forma diversa, la massima sicurezza e la piena vivibilità degli ambienti.

Mettiamo in campo competenze specifiche, utilizziamo dispositivi ad hoc, applichiamo prodotti efficaci e ovviamente approvati dalle autorità sanitaria.

Nello specifico, per le superfici minute, come quelle degli ascensori, utilizziamo il Gloss Hygienic SA (Reg.CE num. 648/2004), un potente detergente idroalcolico a base di acido lattico, così sicuro da poter essere impiegato anche nell’igienizzazione alimentare.

Dunque, se hai deciso di procedere alla sanificazione degli ascensori condominiali e delle parti comuni, fai riferimento a EdiliziAcrobatica Multiservizi. Contattaci, affinché i nostri operatori possano stilare un piano d’attacco adeguato alle tue esigenze, e metterlo in pratica.